mercoledì 19 settembre 2012

In fila per acquistare l'iPhone 5 o per altri scopi?

Mancano ancora 4 giorni all’uscita del nuovo iPhone 5 e già si formano le code di irriducibili appassionati all’esterno dei negozi storici Apple quale l’Apple Store della 5th Avenue di New York. Le scene di accampamenti e file interminabili al di fuori dei negozi Apple, in concomitanza con l’uscita di nuovi prodotti, ha sempre diviso l’immaginario collettivo.

Alcuni ritengono che la cosa sia semplicemente una scusa per una “vacanza” fuori dal comune, per passare qualche notte con altri appassionati, altri criticano più ferocemente l’usanza, etichettando le persone disposte ad aspettare in fila per giorni per acquistare il nuovo iPhone come “fanboy e fangirl senza speranza e senza una vita privata o sociale“

La famosa testata NewYorkese “Fortune” ha intervistato i primi “clienti” già accampati all’esterno del cubo di vetro della Apple a 5 giorni dall’uscita ufficiale. Che ci fanno queste persone già in fila? Perché sentono il bisogno di campeggiare per strada? In realtà dall’intervista si scoprono aspetti che con la passione (o la mania?) verso l’iPhone 5 hanno ben poco a che fare. 


Primi "clienti" in fila all'Apple Store di New York
Primi "clienti" in fila all'Apple Store di New York

Oggi occupare uno dei primi posti in fila davanti ad un negozio Apple ha un valore più pubblicitario che da fanboy. Si tenta di attirare l’attenzione su qualcosa o qualcuno, più che rimanere in attesa per uno smartphone. Insomma una specie di manifestazione statica e silenziosa, o forse un vero e proprio business.

I numeri 1 e 2 della fila all'esterno dell'Apple Store di New York sono Hazem Sayed, 54 anni, e il suo direttore marketing Sage, 31 anni, che si sono accampati giovedi alle 8 del mattino - otto giorni prima - a promuovere una social media startup chiamata Vibe. Sayed la descrive come uno strumento "per creare ad hoc comunità di persone che capitano di essere nello stesso posto". Ha invitato gli sviluppatori locali ad utilizzare Vibe in questi giorni per mostrare le loro applicazioni mobili (attraverso un'immagine proiettata sul marciapiede di fronte alla folla in crescita), e sarà lui a invitare le persone in coda per votare - attraverso Vibe - il loro preferito.

In successione, nella fila, sono state intervistate Jessica Mellow di 27 anni e Keenen Thompson di 22. Per loro, invece, nessuno scopo benefico ma una storia iniziata qualche anno fa, in una occasione simile, quando la loro attesa all’esterno dell’Apple Store fu sovvenzionata da “Gazelle“, una società di Boston che ebbe l’idea di mandare le due ragazze a pubblicizzare la loro “campagna di riciclaggio dei vecchi iPhone“. Come in quella occasione, anche quest’anno le due ragazze sono in fila a proporre di vendere loro i vecchi iPhone 4S che verranno poi ricondizionati e rivenduti dalla società che le sponsorizza.

Discorso simile a Londra, dove i numeri 1 e 2 della fila che si sta formando sono Ryan Williams di 22 anni e Peter King di 19, disposti a mettere all’asta le loro posizioni in fila per raccogliere quante più sterline possibili da devolvere alla ricerca sul cancro. Probabilmente non hanno nemmeno intenzione di comprarlo, l’iPhone 5. Sono in fila solo per poter vendere il loro posto al miglior offerente.

Insomma, sembra che tutti, più o meno, abbiano uno scopo ben preciso per mettersi in coda addirittura 5 giorni prima dell’uscita del nuovo device di Cupertino. E sembra che questi scopi, tutto sommato, abbiano ben poco a che fare con la “AppleMania”

Piuttosto sembrano essere storie di astuto sfruttamento della campagna pubblicitaria della Apple per un proprio tornaconto, più o meno condivisibile. Sicuramente col passare delle ore la coda all’esterno dell’ Apple Store di New York aumenterà, ma viene il dubbio che non sia solo per l’acquisto di un cellulare, quanto per farsi pubblicità in un modo o nell’altro, anche perché la Apple consente di pre-ordinare l’iPhone 5 e di riceverlo comodamente a casa tramite corriere.

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