giovedì 6 dicembre 2012

Dopo Bob Mansfield anche Eddy Cue vende le sue azioni. E intanto il titolo Apple continua a perdere...

Eddy Cue, sostituto di Scott Forstall e da poco nominato Senior Vice President “Internet Software and Services” di Apple, ha deciso di liberarsi di ben 15.000 azioni della "sua" azienda, al prezzo di 584 dollari, per un valore di poco inferiore ai 9 milioni di dollari, mantenendone solo 285.

Il Senior Vice President Eddy Cue vende quasi tutte le sue azioni Apple
Il Senior Vice President Eddy Cue vende quasi tutte le sue azioni Apple

La vendita delle azioni da parte di Cue arriva pochi giorni dopo quella effettuata da Bob Mansfield, altro dirigente Apple, che ha deciso di vendere ben 35.000 azioni, al prezzo di 582 dollari, per un valore di oltre 20 milioni di dollari.

Le vendite di Mansfield e Cue appaiono molto strane. Se inizialmente si pensava che Mansfield volesse o avesse bisogno di fare cassa, la vendita anche di Cue porta a pensare ad altro.

Il 21 settembre scorso, proprio il giorno di commercializzazione dell'iPhone 5 nel mercato americano, il titolo Apple toccava il suo record di 705.07 dollari, sull'onda dell'entusiasmo per le aspettative e l'hype che si erano creati intorno al nuovo dispositivo, con un prevedibile successo planetario e record di vendite.

Gli entusiasmi si sono poi velocemente affievoliti a seguito degli innumerevoli problemi che ha subito presentato l'iPhone 5 e il suo sistema operativo iOS 6. Problemi di ricezione, Scuffgate, purple flare della fotocamera, disastro mappe, le scuse di Tim Cook, i problemi nella fabbriche dove l'iPhone 5 viene assemblato, i problemi di forniture e il fatto che sia pressoché introvabile nei negozi, più tutta una serie di bug "minori", hanno seriamente compromesso l'immagine dell'azienda. Il motto di Steve Jobs, "It just works", è solo un lontano ricordo.

Perché allora Mansfield e Cue hanno deciso di vendere gran parte delle loro azioni proprio a seguito di un crollo verticale del loro valore? Non potevano aspettare un momento migliore?

Mansfield e Cue, infatti, vendendo rispettivamente a 582 e 584 dollari per azione, hanno perso quasi il 18% ad azione rispetto a solo due mesi fa. Forse prevedevano un ulteriore crollo del titolo azionario Apple? E' molto probabile. Sta di fatto che il titolo è ulteriormente calato e oggi è a 536.61. Un crollo del 24% in appena due mesi. Sembra quindi gli investitori, e pure i dirigenti, non credano più nel titolo Apple. 

I problemi di iPhone 5 e di iOS 6 sono solo una parte della questione. Il discorso è più ampio e riguarda anche la quota di mercato di iOS, che continua a perdere in tutto il mondo, con la sola eccezione degli Stati Uniti, nei confronti dello strapotere Android e pure del nuovo arrivato Windows Phone. Sono infatti le prospettive future, molto più di quelle presenti, a rendere la situazione più preoccupante.

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