lunedì 1 ottobre 2012

Scott Forstall, il responsabile dei problemi di iOS 6

Scott Forstall, arrivato in Apple da NeXT, ha scalato l’organigramma grazie ad OS X Leopard, un progetto piuttosto riuscito. Ma è stato con la creazione del sistema operativo originale iPhone – ribattezzato iOS – che ha raggiunto l’apice della sua carriera.


Scott Forstall
Scott Forstall

In qualità di Manager della piattaforma che genera più della metà delle entrate di Apple, Forstall ha una certa influenza all'interno della società; ma la maggior parte delle sue conoscenze sono nemiche.

Si dice che Forstall abbia un rapporto difficile con gli altri membri del team esecutivo, tra cui Jony Ive e Bob Mansfield, che evitano incontri e riunioni con lui a meno che Tim Cook non sia presente. Secondo un articolo di Bloomberg:
"Alcuni ex soci di Forstall riferiscono che tende ad assumersi i meriti (che sarebbero da attribuire quantomeno a tutto il gruppo di lavoro) e scarica gli errori sulle spalle degli altri."
 Insomma un millantatore.

Costui è il capo della divisione iOS, ricordiamolo, e pertanto l’assoluto ed unico responsabile di una enorme fetta di ciò che riguarda l’iPhone. Ed è quindi l’unico responsabile in prima persona del polverone mediatico che ha creato la Apple in questi giorni presentando:
  • un'applicazione (Mappe) che sta rendendo celeberrima Apple più per gli errori che per i pregi 
  • un'applicazione (SIRI) che ancora nessuno ha ben capito "se ci fa, o ci è"

Si, perché Forstall quando ha presentato le nuove Mappe, ha imbastito un'impeccabile presentazione: 2D e 3D, turn-by-turn di navigazione, immagini spettacolari, comandi vocali ineccepibili, Fly-over… ma non una parola dal palco sui limiti dell'applicazione, nessun accenno al fatto che più che una beta è un'applicazione in alpha. Anzi: "Il più bello e potente servizio di mappe di sempre".

La stessa cosa avvenne quando presentò SIRI al grande pubblico. Mai una volta, in quella occasione, SIRI gli ha risposto piccata "Mi spiace, ma non capisco" come invece accade ultimamente (vuoi per l’elevato traffico sui server, vuoi perché oggettivamente qualcosa non funziona).

Tim Cook, grazie alla bravata di Scott Forstall, ha dovuto fare una cosa che mai prima d’ora qualcuno aveva osato fare in Apple: chiedere pubblicamente scusa per un errore interno. 

Se Apple ci tiene a dimostrare che il suo standard qualitativo è ancora alto, deve avere maggiore accortezza nel controllo di questa qualità: sia dal punto di vista dell’hardware che esce dalla Foxconn, sia nelle responsabilità dei suoi dirigenti. 

Se si spendono da 729 a 949 euro per un telefono per il quale è promesso che faccia “questo e quello“, il telefono deve fare questo e quello. I soldi, quando li hanno avuti, erano buoni, non brutte copie fotostatiche di banconote vere. E quindi non devono offrire brutte copie di applicazioni.

2 commenti:

  1. Spero che questa Società di buffoni incompetenti fallisca, e che la gente finalmente apra un pò di più gli occhi, chè non tutto ciò che esce dalla bocca di questi "signori" è la sacrosanta verità..il problema però che, nonostante il prezzo astronomico, e nonostante i numerosi difetti accertati di questo apparecchio, le vendite continuano a galoppare, e di questo non riesco a darmi una spiegazione, a parte quella che gli acquirenti della Apple, siano solo un vasto branco di pecore..con tutto il rispetto per le pecore..

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  2. Chi sa quali competenze in ambito IT tu vanti... E da quale PC mer*oso commenti...

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